Guida rapida ai servizi in aiuto delle vittime di atti di violenza

Le indicazioni e i suggerimenti qui di seguito riportati sono volti a consentire un primo rapido orientamento su dove e come procurarsi aiuto in ciascuna singola fase. Pertanto la presente guida non vuole né tanto meno può essere completa ed esauriente

1. A chi bisogna rivolgersi se si vuole denunciare un reato?

  • In casi di emergenza, sporgere denuncia telefonando al 110, il numero della Polizia. La denuncia di un reato si può fare anche di persona o per iscritto rivolgendosi a un comando di polizia (Polizeidienststelle) qualsiasi.
  • Anche via internet si può sporgere denuncia. A tale scopo la polizia ha attivato la cosiddetta „Internetwache“
  • In altri casi, in particolare se si ha la necessità di un dialogo preliminare con la polizia, presso la polizia di Berlino è operativo un call center per il cittadino (Bürgertelefon) attivo al numero: (030) 4664-4664.
  • Le vittime gay, lesbische, bisessuali, transessuali e intersessuate possono rivolgersi al Referente permanente per le persone LGBT all’interno della Polizia di Berlino, telefonando al numero: (030) 4664-979444 o per e-mail . Per saperne di più, cliccare qui

2. Ho subito un reato. Chi mi aiuta?

La vittima di un reato può rivolgersi alle organizzazioni non governative di soccorso per le vittime che offrono consulenza in maniera gratuita e riservata e possono per esempio mettere in contatto anche con legali o terapeuti specialisti della materia. Ecco qui di seguito alcune:

Anche le Polizeidirektionen (commissariati di polizia) forniscono aiuto sotto forma di consulenza offerta da agenti di polizia muniti di apposita formazione. Per saperne di più, contattare la Polizeidirektion locale.

Informazioni sul tema consulenza e prevenzione sono disponibili anche sul sito del Polizeipräsidenten (Questura) di Berlino .

Le vittime possono rivolgersi in particolare al Landesamt für Gesundheit und Soziales (Ufficio regionale per la sanità e gli affari sociali) per ottenere consulenza sull’eventuale diritto a prestazioni pensionistiche o cure e terapie mediche. Per saperne di più, cliccare qui

Per le vittime di reati è attivo un centro di consulenza gestito dai servizi sociali giudiziari in collaborazione con l’associazione di aiuto per le vittime Opferhilfe Berlin e.V. Il servizio di consulenza è offerto gratuitamente, garantendo riservatezza e, se richiesto, l’anonimato. Per saperne di più, cliccare qui

Alle vittime di atti di violenza e ai loro familiari viene offerto a Berlino un servizio psicoterapeutico di primo soccorso volto a prevenire disturbi da stress e conseguenze psichiche post-traumatiche. Gli adulti possono rivolgersi alla Psychiatrische Universitätsklinik (Clinica psichiatrica universitaria) presso l’ospedale St. Hedwig-Krankenhaus. Per bambini ed adolescenti occorre contattare la Klinik für Psychiatrie, Psychosomatik und Psychotherapie dell’ospedale della Charité. Per saperne di più, cliccare qui: “Traumaambulanz für Erwachsene“http://www.alexianer-berlin-hedwigkliniken.de/st_hedwig_krankenhaus/unsere_angebote/krankenhaus/hilfen_bei_psychischen_erkrankungen/puk_der_charite_im_st_hedwig_krankenhaus/unsere_behandlungsangebote_im_ueberblick/stationaere_angebote/tagesklinische_angebote/zentrum_fuer_intensivierte_psychotherapie_und_beratung_zipb/; Traumaambulanz für Kinder- und Jugendliche

L’ordine degli avvocati di Berlino offre assistenza online e telefonica nella ricerca dell’avvocato più adatto. Per saperne di più, cliccare qui

In diversi distretti di Berlino, vengono organizzate consulenze legali dai municipi di quartiere (Bürgerämter) per le persone con reddito esiguo. Per saperne di più, cliccare qui .

I cittadini italiani hanno inoltre la possibilità di contattare la Cancelleria consolare dell´Ambasciata d´Italia a Berlino .

Come cittadino straniero ha inoltre la possibilità di contattare l’ambasciata del Suo paese.

3. L’assistenza è a pagamento?

La consulenza offerta dalle organizzazioni non governative di assistenza alle vittime e dal consultorio per le vittime (Opferberatung) della polizia è gratuita. Laddove ci si avvalga di assistenza supplementare (p.es. quella di un legale), è possibile che ci siano costi da sostenere. A volte sono le ONG di assistenza alle vittime a farsi carico delle spese della prima consulenza legale. Esse sono anche tenute a informare l’interessato qualora nel caso specifico sia prevista la possibilità che le spese per l’avvocato siano a carico dello Stato (p.es. nel caso della nomina d’ufficio di un legale da parte del tribunale). In generale, tuttavia, visto il gran numero di tipologie di casi e delle varie organizzazioni, si consiglia di chiedere immediatamente se ci sono eventuali spese.

4. Le indagini della polizia sono in corso. Qual è l’iter della procedura, quali diritti mi spettano?

A secondo del caso, le indagini possono protrarsi anche a lungo. Di norma, l’interessato viene convocato per un interrogatorio. In preparazione all’interrogatorio, ci si può procurare o approntare della documentazione da portare con sé in tale circostanza (p.es. certificati, brevi resoconti dell’accaduto). È consentita anche la presenza di una persona di fiducia (p.es. un familiare o un amico).

Per un primo quadro orientativo sui diritti che spettano alle vittime e l’ulteriore iter del processo cliccare qui
e qui (foglio informativo redatto in diverse lingue). Informazioni a riguardo sono disponibili anche qui .

Se viene aperto un procedimento giudiziario dal Pubblico ministero, ci vuole dell’altro tempo prima che si sappia se ci sarà un’udienza. Non di rado capita che trascorra anche un anno tra il reato e l’udienza di tribunale.

Un procedimento giudiziario può finire anche senza che ci sia stata udienza. C’è, infatti, la possibilità che le indagini vengano archiviate, o per l’altro verso, che il colpevole venga punito anche senza udienza di tribunale. Già all’atto della denuncia, è possibile richiedere di essere informati dell’eventuale archiviazione e sull’esito del procedimento giudiziario. Per saperne di più, cliccare qui

5. Tra poco ci sarà l’udienza in tribunale, che fare?

Se si viene citati in tribunale in qualità di testimoni, è obbligo comparire. Occorre quindi informare il tribunale in tempo utile se ci si dovesse ammalare. È possibile richiedere il rimborso delle spese di viaggio e un’indennità per perdita di reddito.

Non si è obbligati ad andare da soli in tribunale; è possibile farsi accompagnare da familiari o amici, visto che le corti penali hanno sede in edifici pubblici. È importante essere muniti di un documento di identificazione per via dei controlli d’identità effettuati per motivi di sicurezza. Non tutte le udienze, però, sono pubbliche. Di norma, anche durante la deposizione è consentita la presenza di una persona di fiducia (p.es. un parente o un amico). Il teste non è neanche obbligato ad aspettare davanti all’aula del tribunale laddove l’imputato dovesse essere presente e ciò sia motivo di preoccupazione o paure. Ad esempio, al tribunale penale di Berlino-Moabit esiste una sala riservata ai testimoni in attesa dell’interrogatorio in cui vengono anche assistiti. Si consiglia di dare preavviso, se s’intende farne uso. Per saperne di più sul servizio assistenza per i testimoni, cliccare qui .

6. Quali altri diritti mi spettano?

Alla parte lesa, a seconda del caso, spettano anche altri diritti, tra cui, qui di seguito, quelli di maggiore rilevanza pratica:

  • In un processo penale, la parte lesa può avanzare richiesta di risarcimento dei danni materiali o immateriali. Tuttavia, in certi casi, tale atto non è sempre consigliabile. Per questo è indispensabile informarsi esattamente in precedenza. Per saperne di più, cliccare qui
  • In molti casi, la persona lesa può partecipare al processo chiedendo di costituirsi come parte civile. Ciò comporta diritti aggiuntivi. Ad esempio si ha la possibilità di assistere a tutta l’udienza e si ha diritto a visionare gli atti e porre domande. Anche qui è consigliabile informarsi bene già in precedenza. Per saperne di più, cliccare qui
  • In certi casi, si ha diritto a prestazioni pensionistiche o cure e terapie mediche. Per saperne di più, cliccare qui

7. È possibile essere informati sull’eventuale scarcerazione dell’autore del reato?

La parte lesa in un reato ha diritto a essere informata sulle circostanze relative alla reclusione dell’accusato. È possibile rivolgersi alla Zentrale Auskunftsstelle des Berliner Justizvollzuges (ZASt) per chiedere se a carico del detenuto è stata disposta la cessazione della misura detentiva o un alleggerimento del regime di reclusione. Per saperne di più, cliccare qui

Nota

È mio vivo interesse da delegato del Land Berlino per le vittime quello di migliorare costantemente la situazione delle vittime di reati. Pertanto proposte e critiche costruttive sono sempre gradite. Si prega di inviare suggerimenti o idee per e-mail a: info@opferbeauftragter.berlin.de